I batteri e gli antibiotici
Abbiamo detto che i batteri sono degli spazzini che ci aiutano a ripulire le scorie che il nostro
corpo produce quando sta guarendo, ma allora perchè a volte abbiamo bisogno di antibiotici?
Sappiamo che in alcune situazioni senza antibiotici ci sarebbero le infezioni che si
propagherebbero dalla ferita all’intero corpo. Ma questo che vuol dire? Che cos’è un’infezione?
Fondamentalmente un’infezione può essere una impurità che viene da fuori, ad esempio
dall’aria e quindi contamina la ferita (cioè il terreno) inducendo un ulteriore squilibrio a quello
già presente (la ferita), oppure può esse un malfunzionamento dei batteri spazzini.
Infatti, poichè il nostro corpo è mediamente squilibrato (a causa dell’inquinamento dei tempi
in cui viviamo), quando i batteri arrivano sul luogo della ferita per “pulire”, spesso poichè
il nostro corpo non è in equilibrio, non lo è neanche il meccanismo di pulizia dei batteri.
I batteri arrivano per pulire, generalmente in troppo numero e poichè sono “squilibrati”
si accalcano, si azzuffano fra di loro per chi deve fare il lavoro. Immaginate una schiera
di idraulici che devono riparare una perdita, ne basterebbero solo 2 3, ma invece ne arrivano
60 e ognuno vuole lavorare, allora litigano per chi deve stringere il tubo e alcuno di loro
cominciano a martellare e saldare anche i tubi sani, generando un danno. Ecco perchè
le ferite “si infettano”, perchè i batteri si scontrano fra di loro, puliscono poco dove devono
e agiscono dove non devono. Ed ecco quindi l’utilità degli antibiotici. Essi sono
fondamentalmente come la candeggina, che quando passa elimina, “lava via” la maggior
parte dei batteri (in squilibrio) lasciandone molti meno (quelli necessari), che quindi possono
fare il loro lavoro in modo regolare e quindi la ferita guarisce. MA poichè i batteri sono delle
cose vive essi comunque percepiscono gli antibiotici come qualcosa di estraneo (cosa che
effettivamente sono) e quindi cercano di prendere delle contromisure contro di essi.
Da qui il termine “antibiotico-resistenza”. I batteri si adattano agli antibiotici, i quali dopo un
certo tempo non riescono più a spazzarli via. Per questo quindi è molto importante usare gli
antibiotici il meno possibile, solo quando strettissimamente necessario. In una situazione
ideale i batteri lavorerebbero regolamente e in numero e in funzionalità e gli antibiotici non
sarebbero necessari (tranne magari ovviamente in casi eccezionali).
I batteri e l’alimentazione
Un altro discorso interessante è l’alimentazione. Avete mai sentito parle di “fauna intestinale”,
“microbioma”, “Yacult con miliardi di batteri che aiutano la regolarità dell’intestino”?
Secondo voi di cosa stiamo parlando? Sempre di batteri. I batteri sono anche nell’intestino,
la “flora batterica” e sono anche in bocca a fare lo stesso lavoro, aiutare e pulire.
La placca che cos’è? Non è altro che il primo stadio della pulizia dei batteri, che cercano
di pulire la schifezza che ci mangiamo. E il tartaro? E’ la difesa estrema che i batteri hanno
utilizzato per evitare che il danno provocato da quello che mangiamo si diffondesse.
Sono riusciti a “incapsulare” in contenitori di calcio, tutta l’immondizia dentale che non sono
riusciti a sciogliere e pulire (con il primo stadio della placca). E tutte le affezioni della bocca?
Sono i batteri in squilibrio che non sono riusciti a rimediare ai danni e quindi fanno danni loro
stessi alle parti sane. Vedete quindi che il discorso è sempre lo stesso, inquinamento,
avvelenamento, squilibrio. Ecco perchè è importante lavarsi i denti (con dentrifici senza fluoro
che è un acido mortale), perchè così tutta l’immondizia che mangiamo viene lavata via dallo
spazzolino e ai batteri rimane un lavoro gestibile di residua pulizia, che avviene in modo
corretto.
Parliamo poi di un interessante concetto, il crudismo. Mai sentito parlare di crudismo?
E’ un tipo di alimentazione che prevede di mangiare cibo non cotto ma crudo. Suona strano?
La roba cruda te la mangi tu? Ha invece teoricamente una sua logica. Infatti il cibo cotto
è fondamentalmente alterato. Il calore, il fuoco alterano tutti gli elementi in un cibo in equilibro,
ad esempio una fetta di carne o una verdura. Quindi tutto quello che era “vivo” nel cibo
viene “ucciso” cuocendolo e quindi noi ci mangiamo fondamentalmente della roba morta.
Prendiamo ad esempio la carne. La carne è il miglior esempio di alimento ricco di “cose”
quando è appena prodotta. Essa è “viva” e possiede tutti i microesseri che erano nell’animale.
Ma dal momento in cui viene “frollata”, cioè lasciata all’aria ad ammorbidire, tutte le cose
vive cominciano naturalmente a morire, fino a che arriva a noi sulla nostra tavola una
bistecca già povera di cose vive, che noi finiamo di rovinare cuocendola. Questo spiega
anche perchè i “selvaggi” mangiavano la carne cruda appena presa dopo la caccia, perchè
sapevano che era ricca di cose “vive” che poi si sarebbero trasferite nel loro corpo in un certo
senso “aiutandoli”. E questo concetto del “trasferimento di cose vive” è perfettamente
verificato nella cosidetta “battaglia del latte crudo“. Già il latte crudo. Lo sapete che cos’è la
pastorizzazione? Guarda guarda il nome assomiglia al nostro caro venditore sul carretto, ed
infatti è esattamente così. La pastorizzazione fu inventata dal lurido verme di Pasteur che
diceva che “ohhhh i batteri nel latte sono pericolosissssssimi” e tocca sterminarli tutti e
quindi cuoceva il latte per eliminare tutto. Quello che rimaneva era un liquido bianco con
proteine e altro (degradate) ma senza nessun agente vivo, morto e sepolto come un deserto.
Lo sapete invece che (soprattutto) in America, un foltissimo gruppo di persone che già dagli
anni 70 non si era bevuto la puttanata di Pasteur ha combattuto (e vinto) la battaglia per la
commercializzazione del latte crudo? Sì perchè noi in Italia il latte crudo non sappiamo
neanche cos’è (anche se non è illegale commerciarlo), mentre invece in America a partire dagli
anni 80 ci fu una vera e propria faida fra quelli che dicevano che il latte crudo era utilissimo
per i bambini perchè rinforzava il loro sistema immunitario, gli dava forza ed energia, ed
invece quelli che dicevano che il latte crudo era dannoso e faceva ammalare.
La verità stava da entrambe le parti, in quanto il latte crudo è ricco di cose vive, che quando
entrano nell’organismo interagiscono con esso. Ma l’interazione a volte non va a buon fine
in quanto il corpo ricevente può essere non pronto o non in grado di accettare e gestire
i batteri e i microorganismi del latte. Ecco che infatti durante la faida ci furono sia casi
“miracolosi” di madri che dissero che grazie al latte crudo i loro figli erano guariti da malattie,
allergie e altro sia casi opposti in cui madri dicevano che i loro figli si erano gravissimamente
ammalati dopo aver bevuto il latte crudo. E tutto questo ha un senso. Infatti se il corpo del
bambino è già “impuro”, già “squilibrato”, ad esempio con le vaccinazioni (il cui unico scopo
è inquinare il corpo con metalli pesanti) esso non sarà in grado nè di accettare nè di gestire
qualcosa di “nuovo” che viene da fuori (in quanto già sta combattendo la sua battaglia di
purificazione interna) e rigetterà totalmente qualsiasi cosa con forme intense di malattia.
Se invece il bambino non è compromesso, esso sarà in grado sia di accettare, sia di
gestire, sia di utilizzare le informazioni delle cose vive introdotte per utilizzarle a proprio
vantaggio. La percentuale di persone con effetti positivi da latte crudo e quelli negativi era
circa del 70% positivi contro 30% negativi. Per farvi capire ancora più chiaramente il concetto,
che cosa vi dicono quando andate (per esempio) in India? Non bevete mai l’acqua locale.
Questo perchè l’acqua indiana è zeppa di qualsiasi forma di microorganismi che per gli indiani
sono innocui, in quanto essi sono “abituati”, il loro corpo li gestisce regolarmente, mentre
per noi sarebbero fatali. Ecco è la stessa cosa. Noi siamo stati disabituati a gestire tutta
una serie di cose, siamo stati instupiditi e avvelenati affinchè il nostro corpo non possa gestire
niente e dover sempre ricorrere a qualcosa di esterno che ci aiuti a fare cose che non molto
tempo fa erano normali. Secondo voi le persone che vivevano prima del lurido verme
di Pasteur e che bevevano il latte direttamente caldo dalla mucca, morivano?
Ecco, avete afferrato il punto.
Alla prossima.